Mantova capitale di best practices
di Rossella Rossini
A Mantova un welfare tutto al femminile. Conciliare lavoro e vita delle dipendenti è possibile
Conciliare è possibile, conviene all’impresa e conviene a lavoratrici e lavoratori. Lo confermano i casi di due aziende storiche del mantovano, operanti nel settore tessile, dove il welfare è tutto declinato al femminile per favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita delle dipendenti e, per questa via, agevolarne le opportunità di carriera e valorizzare la maternità. Sono Lubiam Moda per l’Uomo, di cui cade quest’anno il centenario, vincitrice del premio Famiglia Lavoro 2008 della Regione Lombardia, e Atelier Aimée, confezione industriale e artigianale di abiti da sposa.
Entrambe le aziende, a Mantova la prima con circa 200 addetti, la seconda con 150 addetti a Castiglione delle Stiviere, occupano manodopera all’80% femminile e hanno attivato progetti di conciliazione con il supporto finanziario dell’art.9 Legge 53/2000.
Le misure adottate dal 2006 in Lubiam con il primo accordo di pari opportunità firmato con le organizzazioni sindacali nascono da una forte spinta aziendale assecondata, fin dall’inizio, dalla Femca-Cisl. Parte del progetto di conciliazione presentato all’allora ministero del Lavoro, e progressivamente aggiornate, prevedono riduzione di turni e orari per la cura dei familiari; flessibilità di orario, in entrata-uscita e giornaliero; applicazione del part-time, esteso al 34%, alle lavoratrici e a coppie di lavoratori; tele-lavoro; formazione al rientro dalla maternità o dopo periodi di assenza prolungata per esigenze familiari, con percorsi di empowerment finalizzati a progressione di carriera; l’attivazione dello sportello family-friendly di consulenza gratuita sui problemi attinenti la conciliazione e il benessere delle famiglie, con presenza settimanale di una psicopedagogista e ulteriori interventi, a richiesta, dell’avvocato, commercialista o medico specialista, prima gratuiti e poi in convenzione. E’ attivo durante le vacanze di Natale e Pasqua un servizio di accoglienza per i figli dei dipendenti in età di scuola elementare, che mangiano con le mamme alla mensa aziendale. Infine è nato “Baby Lubiam”, primo esempio di nido aziendale a Mantova inaugurato nel settembre 2010, che accoglie 18 bambini da zero a 3 anni ed è aperto alla circoscrizione. Al nido oggi sono iscritti dieci bimbi di dipendenti Lubiam e otto del quartiere.
A Lubiam migliorano produttività, qualità, relazioni, motivazione e soddisfazione
Lubiam rientra tra le best practices analizzate dalla ricerca “People First!” realizzata da Icsr, Fondazione per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese, cui ha collaborato lo staff della Consigliera di Parità presso il ministero del Lavoro, Alessandra Servidori. Le aziende e altre organizzazioni che hanno attuato strategie di conciliazione segnalano tra i principali risultati vantaggi in termini di produttività e qualità, il forte miglioramento del clima interno e delle relazioni, l’aumento della soddisfazione, motivazione e senso di appartenenza dei lavoratori, la riduzione dell’assenteismo. Tali buone prassi, che hanno ripercussioni positive anche sui contesti familiari, migliorano inoltre l’immagine dell’azienda e aiutano a trattenere i migliori talenti e a svilupparne le competenze.
Dalle esigenze di conciliazione lavoro-famiglia manifestate da numerose dipendenti (sarte altamente qualificate) è nato anche il progetto presentato nel 2008 dalla Aimée, con l’obiettivo principale di salvaguardare e valorizzare il proprio capitale umano. Anche in questo caso le azioni, realizzate con il supporto della Legge 30, vanno dalla riduzione dell’orario di lavoro, che interessa 30 lavoratrici, all’adeguamento dei turni e all’articolazione degli orari, da una diversa organizzazione del lavoro (tele-lavoro, isole e coppie di lavoro) alla formazione post-maternità e indirizzata a progressioni di carriera. Essenziali si sono rivelate le azioni di accompagnamento alla conciliazione, quali voucher per asili nido, di sostegno alle rette scolastiche fino a 12 anni e all’assistenza anziani, convenzioni con baby sitter, internet point e sportello family friendly, ludoteca e spazio giochi pomeridiano, Cres estivo per i figli dei dipendenti.
Esperienze come quelle citate a Mantova non sono casi isolati. Di accordi di conciliazione se ne sono fatti molti, e non solo nel tessile – afferma Giusy Amadasi, segretario generale della Femca Cisl – anche grazie alla consulenza e al sostegno delle Consigliere di Parità della Provincia e dello staff istituzionale. “Ma Lubiam, prima azienda in Italia a condividere accordi del genere con la nostra Rsu, ed Aimée hanno fatto scuola, perché agli obiettivi di conciliazione del lavoro con la dimensione personale, familiare e sociale delle lavoratrici e dei lavoratori hanno aggiunto aiuti economici per i figli”. Poi, “dopo aver invogliato le aziende in questa direzione” – ricorda – c’è stato un blocco nei finanziamenti, durato quasi due anni, che proprio nei giorni scorsi è stato superato con la pubblicazione del nuovo Regolamento per l’accesso ai contributi.
(“Conquiste del Lavoro”, 7 giugno 2011)