Ci siamo fidati e affidati in queste settimane ai politici, ai medici, agli scienziati, ai nostri vicini, a tutti, nessuno escluso, accettando l’isolamento e stravolgendo le nostre esistenze. Lo abbiamo fatto per tutelare noi stessi e gli altri, avendo fiducia nelle scelte e nelle decisioni che i leader dei governi nazionali e locali hanno assunto per noi.
Ora più di prima siamo chiamati a compiere delle scelte. I nostri comportamenti condizioneranno il nostro futuro: il livello del contagio e le politiche dei governi. Sarà molto difficile riuscire a trovare un equilibrio tra la fiducia e la paura, ma è a questo che siamo chiamati e che cambierà il nostro modo di relazionarci con le persone e con l’ambiente in cui viviamo. Questo dipenderà dal senso di responsabilità e dalla credibilità che ciascuno saprà mostrare e costruire nelle proprie scelte quotidiane, nei propri comportamenti.
Solo la coerenza, la sincerità, l’onestà, l’affidabilità, il riconoscimento e il rispetto del proprio e dell’altrui valore potranno far prevalere quel senso di Fiducia, quel filo con cui tessere la nuova tela delle relazioni personali, sociali, politiche ed economiche per ricominciare. Può essere la Fiducia, come singoli e come comunità, l’indispensabile motore che ci permetterà di affrontare gli effetti drammatici di questa crisi epocale.